No limits, perché quelli – i limiti – sono nella nostra testa.

Lo sport paralimpico è uno dei mezzi per trasmettere questo concetto di vita, per la vita. E’ la direttrice che Pinna Sub segue da sempre lungo la strada dell’inclusività.

Ne ha parlato Massimiliamo Popaiz, coordinatore delle attività dell’associazione di San Vito al Tagliamento, a “No limits”, la trasmissione in onda ogni mercoledì su Radio spazio a cura di Francesco Tonizzo.

Nella puntata di ieri si è parlato dei campionati italiani primaverili di nuoto pinnato velocità, in programma al Bella Italia Village di Lignano Sabbiadoro (Ud), da oggi a domenica.

“E’ un’edizione insolita – dice Popaiz -: infatti non è aperta al pubblico, anche gli atleti sono un po’ contingentati per garantire la sicurezza. La modalità si svolgimento è particolare: man mano che gli atleti arrivano hanno un orario preciso in cui rientrare in piscina e partire per le gare. Non c’è quindi la solita chiamata, d’altronde in una situazione come questa c’era la necessità di trovare una formula operativa”.

DAI TRICOLORI AI MONDIALI “I tempi realizzati ci permettono già di partecipare ai campionati italiani già con un anno di anticipo. E i nostri ragazzi – aggiunge Massimiliano – potranno partecipare a una tappa dei campionati mondiali che si svolgeranno, sempre a Lignano, 15 giorni dopo gli assoluti: è un’altra grande soddisfazione che ci portiamo casa, non abbiamo ambizioni di podio ma poter partecipare è fonte di esperienza”.

“Ringrazio il Bella Italia Village che ci ha sempre ospitato, ha sempre trovato la modalità giusta per rispondere alle nostre esigenze. C’è l’intenzione di costituire un Centro federale a Lignano per le squadre del Triveneto che potranno trarne grande giovamento”.

AMBIENTE A San Vito si vive il clima dell’inclusività: “Ci ha permesso di trasmettere sensibilità anche ad atleti di alto livello. Allenandosi con i paralimpici, inoltre, vedono in loro la volontà di superare gli ostacoli, il che li fa spingere oltre. Siamo soddisfatti di questi ragazzi diventati istruttori proprio per condividere questa esperienza”.